Tutto quello che devi sapere per un’operazione senza dolore
Decidere di sottoporsi a un intervento di protesi di anca o ginocchio è un passo importante per tornare a muoversi senza dolore e riconquistare la propria autonomia. Una delle domande che più spesso mi vengono rivolte riguarda l’anestesia: che tipo di anestesia verrà utilizzata? Sarò sveglio durante l’intervento? Quali rischi ci sono?
In questo articolo rispondo a tutte queste domande, spiegando le diverse tecniche anestesiologiche disponibili, i loro vantaggi e le eventuali complicanze. L’obiettivo è aiutarti a capire perché la scelta dell’anestesia è parte integrante del successo dell’intervento.

Perché l’anestesia è così importante negli interventi di chirurgia protesica
L’anestesia non è soltanto addormentarsi durante l’intervento: è la condizione che consente di affrontare la chirurgia in totale sicurezza, senza dolore e con un controllo ottimale delle funzioni vitali. Nel caso della protesi d’anca o di ginocchio, l’anestesia influisce su diversi aspetti cruciali:
- la durata e la qualità dell’intervento;
- la gestione del dolore postoperatorio;
- il rischio di complicanze come trombosi o eventi cardiovascolari;
- i tempi di recupero e la ripresa della fisioterapia.
Ogni paziente è diverso: età, stato di salute generale, eventuali patologie pregresse e perfino la conformazione della colonna vertebrale sono fattori che guidano la scelta anestesiologica.

Le principali tipologie di anestesia
Anestesia generale

È la forma più conosciuta: il paziente viene completamente addormentato e resta incosciente per tutta la durata dell’intervento. Si sceglie in presenza di gravi problemi spinali che impediscono l’anestesia loco-regionale, nei pazienti che devono affrontare interventi molto lunghi e complessi e in situazioni cliniche particolari che richiedono un controllo totale delle funzioni vitali.
Il paziente non ha alcuna percezione dell’intervento ma vi è maggiore rischio di complicanze respiratorie e cardiovascolari, tempi di risveglio più lenti, maggiore incidenza di nausea e vomito e un peggior controllo del dolore nel post operatorio.
Anestesia spinale
È oggi la metodica più utilizzata per gli interventi di protesi. Consiste nell’iniezione di un anestetico nello spazio tra le vertebre, che addormenta gli arti inferiori. Il paziente resta sveglio, ma non sente alcun dolore. Talvolta può essere associata una leggera sedazione per ridurre ansia e percezioni spiacevoli. Il paziente quindi dormirà per la durata dell’intervento ma non verra’ intubato come nell’anestesia generale.
Pro:
- ottimo controllo del dolore durante e subito dopo l’intervento;
- recupero più rapido rispetto all’anestesia generale;
- minore rischio di complicanze respiratorie e cardiache;
- ridotto rischio di trombosi.
Anestesia peridurale
Simile alla spinale, ma viene posizionato un catetere nello spazio epidurale, che permette di somministrare anestetico per più tempo. Viene utilizzata per garantire un’analgesia prolungata dopo l’intervento, riducendo il ricorso a farmaci antidolorifici sistemici.
Anestesia spinale selettiva
È una variante della spinale classica: si addormenta solo il lato del corpo che deve essere operato. In termini di vantaggi offre maggiore stabilità della pressione arteriosa ed un recupero molto più rapido.
Anestesia locale mininvasiva con blocchi nervosi
Negli interventi mininvasivi è possibile utilizzare tecniche di anestesia locale combinate con blocchi nervosi sotto guida ecografica.
Il risultato è sorprendente: dolore postoperatorio molto ridotto e recupero funzionale molto più rapido.
Durata e procedura dell’anestesia
L’intervento di protesi d’anca o ginocchio dura in media 45 minuti.
L’anestesia viene somministrata poco prima e mantenuta per tutta la durata della procedura. Dopo l’intervento, nei casi di anestesia spinale o peridurale, l’effetto analgesico può durare diverse ore, garantendo un decorso immediato più confortevole ed è spesso coadiuvato da blocchi nervosi selettivi o cateteri per anestesia peridurale.
I vantaggi dell’anestesia loco-regionale
Le tecniche loco-regionali (spinale, peridurale, blocchi selettivi) offrono numerosi benefici rispetto all’anestesia generale:
- recupero più rapido e possibilità di iniziare subito la fisioterapia;
- minore rischio di complicanze respiratorie e cardiovascolari;
- analgesia postoperatoria efficace
Possibili rischi e complicanze
Nessuna anestesia è priva di rischi, ma oggi la sicurezza è molto elevata grazie alle moderne tecniche e alla valutazione personalizzata preoperatoria da parte dello specialista anestesista.
- Anestesia generale: rischio maggiore di nausea, vomito, depressione respiratoria, complicanze cardiache.
- Anestesia spinale: rischio molto basso di cefalea post puntura\ o, raramente, di ematoma spinale in pazienti con problemi di coagulazione.
- Anestesia peridurale: rischio minimo di infezioni o irritazioni locali.
Il bilancio rischi/benefici viene sempre valutato con il team anestesiologico, per garantire la massima sicurezza.

Come scegliere l’anestesia giusta?
Non esiste una tecnica migliore in assoluto, ma solo quella più adatta a te. La decisione viene presa dopo una valutazione accurata che considera:
- la tua storia clinica;
- eventuali patologie cardiache, respiratorie o neurologiche;
- terapie farmacologiche in corso;
- esami del sangue e imaging preoperatorio;
- tipo di intervento
La scelta è sempre condivisa con te, spiegando vantaggi, rischi e alternative, perché sentirsi parte attiva del proprio percorso riduce l’ansia e migliora i risultati.
Affrontare un intervento di protesi non significa solo sostituire un’articolazione: significa costruire un percorso di cura sicuro, personalizzato e finalizzato al tuo ritorno a una vita attiva.


